La sicurezza sul lavoro è un valore sociale che arriva da lontano, nato nelle prime fabbriche ottocentesche e cresciuto tra i tunnel delle miniere e i cantieri di ogni genere.

In questo tempo la sicurezza del lavoro deve saper rapportare ad un contesto lavorativo in cui la seconda causa dei problemi di salute dei lavoratori, dopo i disturbi muscolo-scheletrici, è la stress lavorativo.

Il fenomeno in crescita delle dimissioni volontarie ("great resignation") parla di un divario che sta aumentando tra le aspettative professionali e umane individuali e quelle delle organizzazioni.

Ogni azienda, ogni organizzazione profit o non profit, piccola o grande, sta cominciando a sperimentare questa difficoltà che si presenta in varie forme ma la cui radice è la medesima: equilibrio tra senso di libertà e senso di appartenenza.

Occorre attrezzarsi per questa sfida, che insieme a quella della digitalizzazione e dell'intelligenza artificiale, selezionerà le organizzazioni adatte ad abitare il futuro.

Stress, tecnostress, clima organizzativo, inclusività, work life balance, parità di genere e sostenibilità ambientale sono i temi in agenda: sfidanti, appassionanti, portatori di novità e cose buone.

La sicurezza del lavoro, senza dignità e benessere del lavoro, resterà invalida.