Lo stress legato al lavoro è il secondo fattore di rischio tra i lavoratori europei e circa la metà delle giornate lavorative perse per malattia sono riconducibili allo stress.

È un fattore di rischio in continuo aumento e in Europa vige l'obbligo di valutazione di questo rischio. In Italia, il D.Lgs. 81/08 prevede eventuali effetti negativi sulla salute dei lavoratori e lavoratrici, la valutazione del rischio ha emergere eventuali aree organizzative potenzialmente critiche e rappresenta un'opportunità per conoscere e confrontarsi con le tematiche del benessere organizzativo.

Il Tecnostress è una forma particolare di stress ed è inquadrato tra le malattie professionali non tabellate dall'Inail, cioè con onere della prova a carico del lavoratore.

Tale termine è stato coniato dallo psicologo americano Craig Brod nel 1984 e si riferisce a uno stato di stress che si manifesta nelle persone quale risposta all'uso di nuove tecnologie e si tratta di un fenomeno dalle forme di lavoro in remoto (smart working). Introducendo nuovi rischi quali la techno-invasion (invasione del lavoro durante la giornata), la techno-complexity (fatica e oggettivamente della complessità digitali per padroneggiare gli strumenti informatici) e la techno-overload (sovraccarico di informazioni in entrata).

La nostra Cooperativa svolge fin dal 2011 la valutazione del rischio da stress lavoro correlato sui luoghi di lavoro adottando modelli partecipativi di valutazione e proponendo azioni di miglioramento organizzativo, da inserire nel DVR (Documento di Valutazione dei Rischi).