PARITÀ DI GENERE
La parità di genere si ottiene quando uomini e donne hanno gli stessi diritti, responsabilità e opportunità in tutti i settori della società e quando i diversi interessi, bisogni e priorità di uomini e donne sono ugualmente valutati.
Secondo i dati pubblicati nel 2023 dal World Economic Forum (WEF), l'Italia è al 63° posto su 146 Paesi rispetto al cosiddetto "gender gap", al 25° posto su 35 Paesi europei, e il tema è diventato talmente attuale e strategico da essere contemplato anche tra le priorità trasversali del PNRR.
Anche l'Agenda 2030 fissa al quinto posto tra i propri obiettivi per lo sviluppo sostenibile il raggiungimento della parità di genere.
Perché?
Perché la differenza biologica tra uomo e donna, che assegna a quest'ultima il compito della gravidanza, del parto e dell'allattamento, non può giustificare alcuna discriminazione nell'assegnazione di un lavoro, nella definizione della carriera professionale, nella retribuzione. Queste discriminazioni sono le forme visibili di una cultura patriarcale che giudica il femminile quale parte debole di un'organizzazione economica.
Spetta alla società, e quindi anche alle organizzazioni economiche, trovare le forme adeguate di organizzazione del lavoro in cui il maschile e il femminile possano dare il meglio di sé in un continuo confronto svincolato da pregiudizi e stereotipi culturali che rallentano il nostro sviluppo economico e deprimono la nostra crescita demografica.
La nostra Cooperativa ha da sempre esplicitato questi contenuti in occasione della formazione di base dei lavoratori e delle lavoratrici in tema di salute e sicurezza del lavoro.
Oggi promuove più attivamente questo tema attraverso la consulenza e l'assistenza per la certificazione aziendale sulla parità di genere secondo la Norma UNI PdR 125/2022, una linea guida adattabile nelle organizzazioni come strumento di miglioramento della cultura aziendale.